Lexellent ottiene la certificazione Pdr 125:2022: un impegno concreto per la parità di genere

Dopo anni di dedizione e lavoro per promuovere pratiche aziendali inclusive e combattere ogni forma di discriminazione di genere, e non solo, lo studio legale Lexellent è orgoglioso di annunciare di aver ottenuto la prestigiosa certificazione Pdr 125:2022 per la parità di genere in ambito lavorativo.

Questo importante traguardo rappresenta per Lexellent un riconoscimento concreto del proprio impegno per i valori di equità e inclusione, che da sempre guidano le attività dello studio. “Abbiamo sempre creduto che fosse nostro dovere, come consulenti legali, non solo suggerire le migliori pratiche ai nostri clienti, ma anche essere un esempio tangibile di ciò in cui crediamo,” ha dichiarato l’avvocata Giulietta Bergamaschi, managing partner dello studio. “Ottenere questa certificazione è un momento di profondo orgoglio per noi, ma è anche un nuovo punto di partenza: il nostro impegno per la sostenibilità sociale e per un mondo del lavoro più inclusivo è un cammino costante.”

L’ingresso nello studio dell’avvocata Giulia Leardi ha segnato un ulteriore passo nella direzione di una visione condivisa. Convinta sostenitrice dell’importanza di utilizzare il diritto del lavoro come strumento per lo sviluppo sostenibile e per rafforzare il ruolo della “S” di social nelle strategie aziendali, l’avvocata Leardi ha trovato in Lexellent una naturale intesa. “Con Giulietta è stata subito sintonia professionale,” racconta Leardi, “e insieme abbiamo capito che intraprendere il percorso della certificazione era un passo doveroso per rendere ancora più concreto il nostro impegno.

Negli anni, Lexellent ha sostenuto numerose aziende nell’adozione di politiche che valorizzano la diversità e promuovono l’uguaglianza di genere, dimostrando che il rispetto e l’inclusione non solo arricchiscono il tessuto sociale, ma contribuiscono anche a costruire ambienti lavorativi più sani e produttivi.

Con il conseguimento della certificazione Pdr 125:2022, Lexellent si conferma un punto di riferimento per chi crede che il diritto possa essere uno strumento di cambiamento positivo. Lo studio ribadisce la volontà di continuare a costruire un futuro in cui la parità non sia solo un obiettivo, ma una realtà consolidata.

Onere del lavoratore: elemento soggettivo nel mobbing (in particolare) e buona fede nel rapporto di lavoro (in prospettiva sistematica) – L’articolo di Marco Sartori sulla rivista Labor

Sulla rivista Labor, un articolo a firma di Marco Sartori analizza due aspetti legati alla recente ordinanza della Suprema Corte (Cass. 14 novembre 2024, n. 29400).

In particolare, nell’articolo si esaminano recenti provvedimenti che attribuiscono al lavoratore l’onere di dimostrare l’intento persecutorio nei casi di mobbing.
Viene richiamato, in chiave sistematica, il tema del contrasto alla discriminazione di genere, con riferimento alle misure previste dal recente Accordo di Rinnovo del CCNL Dirigenti Industria. Istituiti canali di informazione e consultazione sindacale ai sensi dell’Accordo di rinnovo (in prospettiva, regolati da appositi accordi di secondo livello), anche il lavoratore potrà ritenersi chiamato a promuovere azioni positive per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro.

Per saperne di più, l’articolo completo è disponibile qui.
Inoltre, registrandosi gratuitamente a questo link, è possibile scaricare il testo integrale dell’ordinanza analizzata nell’articolo.

Collegato lavoro, il periodo di prova nel contratto a termine – L’articolo di Marco Sartori e Hulla Bisonni su NT+ Lavoro

NT+ Lavoro – Il Sole 24 Ore ha dedicato uno speciale al Collegato Lavoro 2024 (L. 203/2024). Tra gli approfondimenti inclusi nel dossier, anche un contenuto a cura di Marco Sartori e Hulla Bisonni sulle novità introdotte dalla norma in materia di periodo di prova per i contratti a termine.

Di seguito, un breve abstract dell’articolo, disponibile in versione integrale per gli abbonati a questo link.

“La Legge 13 dicembre 2024, n.203 (recante “Disposizioni in materia di lavoro” – cd. Collegato Lavoro), pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 303 del 28 dicembre 2024, entrerà in vigore il 12 gennaio 2025. Nell’articolo, in particolare, sono approfondite le novità che il Collegato Lavoro ha apportato alla disciplina del periodo di prova nei contratti a termine (art. 13).

La novella, innanzitutto, prevede che la durata del periodo di prova nei contratti a termine sia pari ad un giorno di effettiva prestazione per ogni quindici giorni di calendario. Simultaneamente vengono introdotti un limite minimo di due giorni ed un limite massimo di quindici giorni (per i rapporti di lavoro di durata non superiore a sei mesi), elevati a trenta giorni (per i rapporti di durata superiore a sei mesi e inferiore a dodici mesi).

L’articolo si sofferma sulle incertezze interpretative del tenore letterale della novella, a cui l’art. 13 del Collegato Lavoro aggiunge una (altrettanto opaca) salvezza di eventuali norme più favorevoli della contrattazione collettiva.”