Si è tenuta, lo scorso 13 novembre, la quinta edizione di Global Inclusion, dal titolo “Libertà è partecipazione”, organizzato sotto l’alto patrocinio dell’European Parliament, promosso dal Comitato Global Inclusion art. 3, da Il Sole 24 Ore in partnership con l’AIDP – Associazione Italiana per la Direzione del Personale e prodotto da Newton S.p.A.
La nostra Giulietta Bergamaschi, tra gli speaker del panel dal titolo “Great Debate. Le cose stanno migliorando vs. c’è molto lavoro da fare”, è intervenuta parlando dei recenti sviluppi normativi in tema D&I, affermando che “stanno profondamente cambiando i rapporti con il personale, e ciò almeno in due direzioni. La prima si riferisce alla definizione del trattamento economico e normativo per lavoratrici e lavoratori, che ormai non può prescindere da alcune priorità fondamentali, quali il superamento del gender pay gap (si veda la recente Direttiva UE in tema di parità retributiva) e il bilanciamento delle esigenze di vita e lavoro (si considerino, ad esempio, le modifiche alla disciplina interna sui congedi parentali). La seconda, invece, riguarda la necessità che il luogo di lavoro sia a tutti gli effetti un ambiente protetto da qualunque forma di discriminazione, come in particolare emerge dalle modifiche introdotte al Codice delle pari opportunità dalla L. 162/2021 e dalla Convenzione ILO n. 190/2019, che ha tra l’altro incluso violenza e molestie, come pure i rischi psicosociali correlati, nella gestione della salute e della sicurezza sul lavoro“.
Per maggiori informazioni sull’evento, rimandiamo all’articolo de @Il Sole 24 Ore, disponibile a questo link.