Prosegue l’iter della Direttiva UE in tema di parità salariale: il commento attraverso un caso pratico

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato la proposta di Direttiva “volta a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza delle retribuzioni e dei relativi meccanismi esecutivi”.

La prossima tappa è l’avvio delle trattative con i rappresentanti dei governi nazionali per procedere verso la versione finale del testo.

L’attuale versione della Direttiva si incentra sull’obbligo datoriale di garantire pubblicità e trasparenza delle politiche retributive e, contestualmente, sul diritto dei lavoratori – anche prima dell’assunzione – all’informazione circa il trattamento economico previsto sia inizialmente che in corso di carriera. 

Le avvocate Giulietta Bergamaschi e Chiara D’Angelo, attraverso un caso pratico, provano a spiegare le ricadute che tali previsioni, considerate nella loro versione attuale, potrebbero avere sulle parti del rapporto di lavoro.

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“L’Italia non è un paese per madri lavoratrici”, Ugo Di Stefano intervistato dall’Huffpost

L’Italia non è un paese per mamme lavoratrici, titola l’Huffington Post. E i numeri fatti circolare in queste ultime ore da Istat, nonché dalla ricerca promossa da Save the Children, lo confermano senza alcun dubbio: conciliare vita privata e lavoro per una donna, in Italia, risulta veramente complicato.

L’avvocato Ugo Ettore Di Stefano, Senior Partner di Lexellent, commenta i dati forniti ed evidenzia come uno dei principali ostacoli alla conciliazione lavoro-famiglia per le donne sia la ripartizione del lavoro domestico e della cura dei figli, ancora troppo squilibrata a svantaggio delle donne. 

Ugo Di Stefano sottolinea anche come il CLEL ha ricordato che le donne sono “last infirst out“, ovvero le ultime ad entrare e le prime ad uscire dal mondo del lavoro, ribadendo l’enorme difficoltà per le donne di restarvi. Per Save The Children, infatti, le donne occupate sono solo una su due, dato che scende ad una su tre nel sud Italia. Anche sul fronte retributivo, il divario tra uomini e donne risulta difficilmente colmabile.


Si tratta di numeri che dovrebbero far riflettere e l’avvocato Ugo Di Stefano si augura che le leggi che tutelano, almeno formalmente, la donna e madre lavoratrice in Italia vengano davvero messe in atto.

Per approfondire ulteriormente il tema vi invitiamo a leggere l’articolo.

Ugo Ettore Di Stefano relatore alla TopLegal Academy M&A Conference 2022

Mercoledì 11 maggio, alle 9.45, Ugo Ettore Di Stefano interverrà nella roundtable “Operazioni di M&A: Strategie e gestione delle trattative”, nell’ambito dell’M&A conference 2022 organizzata dalla TopLegal Academy.

Il programma completo dell’M&A Conference – comprensiva di due giornate di confronto, il 10 e l’11 maggio – è disponibile qui.

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