La moda e la sua tutela legale – 3 maggio 2019, Napoli

L’avvocato Renato D’Andrea parteciperà in qualità di relatore alla tavola rotonda dal titolo: “La moda e la sua tutela legale. Tutela preventiva, valorizzazione e internazionalizzazione del brand” che si terrà venerdì 3 maggio dalle 11:00 alle 15:00 presso il Palazzo dei Congressi Federico II, via Partenope 36 a Napoli.
La tavola rotonda si svolge durante NapoliModaDesign, la rassegna giunta alla sua quarta edizione, diretta dall’architetto Maurizio Martiniello che da sempre si prefigge come obiettivo l’integrazione fra le diverse realtà locali e nazionali nei settori di Moda e Design.
Programma completo della Tavola Rotonda:
Introduzione e Presentazione

Arch. Maurizio Martiniello – Art Director Napoli Moda Design
Avv. Annarita Borelli – Fashion Lawyer
Modera 
Avv. Linda Maisto – Consigliere Ordine Avvocati Napoli Nord
Saluti
Avv. Gianfranco Mallardo -Presidente Ordine Avvocati Napoli Nord
Dott. Antonio Tuccillo – Presidente Ordine Commercialisti Napoli Nord
Avv. Mike Lubrano -Presidente AIGA Napoli Nord
Dott. Tommaso Casillo – Vice Presidente Regione Campania
Interventi
Dott. Domenica Airoma – Procuratore della Repubblica
Dott. Francesco Corbello – Dubai Investment Development Agency
L’internazionalizzazione del marchio ed il made in Italy
Avv. Nicola Barbatelli – Foro di Napoli Nord
La negoziazione e gli accordi specifici di settore
Avv. Leone Massa – Camera Civile S. Maria Capua Vetere
La tutela del brand e dei segni distintivi anche atipici nel web (tutela del nome e dominio)
Avv. Elena Olivetti – Foro di Milano – Arbitrando
Arbitrato e clausola arbitrale nei contratti della filiera produttiva della moda
Avv. Renato D’Andrea – Foro di Milano – Arbitrando
Unregistered fashion design e tutela in arbitrato
 
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L’inclusione dei lavoratori e delle lavoratrici LGBT in Italia, Francia e Germania – Programma

Lexellent, in collaborazione con Parks e il patrocinio del Comune di Milano, ha organizzato per il 7 maggio 2019 un incontro dedicato al tema dei lavoratori LGBT presso la Fondazione Stelline a Milano.
Pubblichiamo il programma completo dell’evento:
9:00 – Registrazione
9:30 – Introduzione ai lavori del convegno | a cura di Lexellent
9:45 – Tavola rotonda: CCNL, contratti integrativi aziendali e policy: l’inclusione dei lavoratori e delle lavoratrici LGBT a tre anni dall’entrata in vigore della Legge Cirinnà | Coordina Igor Suran Direttore esecutivo Parks
Interverranno:

  • Andreina Grisolia Country HR Business Partner, Diversity&Inclusion Leader Sanofi Italia
  • Manfredi Rimbotti Responsabile Relazioni Sindacali Direzione HR Findomestic Banca S.p.A.
  • Sarah Bonte Responsabile Corporate Social Responsibility Risorse Umane & Sostenibilità, CNP Vita S.p.A.
  • Riccardo Lamanna Country Head e Managing Director State Street Bank Italia

11:15 – Coffee Break
11:45 – Francia e Germania a confronto sul tema dell’inclusione
Interverranno:

  • Jens Magers Rechtsanwalt e Avvocato Stabilito, RITTERSHAUS (Monaco)
  • Matteo M Winkler Assistant Professor, HEC (Parigi)

12:20 – Conclusioni | a cura di Lexellent
Alleghiamo la locandina in formato PDF
Per iscriversi:
Eventbrite
Oppure scrivere a: lexellent@lexellent.it

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Lavoro, dl dignità e decretone riaccendono il contenzioso – Italia Oggi 7

Con l’approvazione in terza lettura, al Senato, in via definitiva, del cosiddetto decretone (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4) che introduce il reddito di cittadinanza e i pensionamenti anticipati a Quota 100, prende forma il pacchetto welfare e lavoro del governo Conte. Che aveva iniziato a delinearsi con il varo del cosiddetto decreto dignità (decreto legge n. 87/2018 convertito, con modifiche, nella legge n. 96 del 9 agosto 2018), la scorsa estate, i cui effetti di una crescente litigiosità, e di freno nelle politiche di assunzione da parte delle imprese, si stanno registrando da qualche mese.
A rilevarlo è un osservatorio privilegiato, cioè quello degli studi legali che si occupano di diritto del lavoro, che Affari Legali ha voluto sentire per fare un punto sull’impatto delle misure introdotte. È il decreto dignità il provvedimento che suscita maggiori preoccupazioni tra i giuslavoristi. L’attenzione delle imprese è rivolta principalmente alla norma che ha ridotto (da 36 a 24 mesi) la durata massima dei contratti a termine e di somministrazione di lavoro; ha previsto l’obbligo di indicare specifiche causali per i contratti di durata superiore ai 12 mesi o in caso di rinnovo o proroga di contratti di durata inferiore. Poi ha inasprito le sanzioni per il licenziamento illegittimo dei lavoratori assunti con contratto a tutele crescenti, portando i limiti minimi e massimo dell’indennizzo, rispettivamente, a 6 e 36 mensilità (rispetto ai 4 e 24 mesi previsti dal Jobs Act).

Secondo Giulietta Bergamaschi, managing partner di Lexellent, «per il Rdc la difficoltà sta nel capire quanti saranno gli imprenditori disposti ad accettare la sfida di assumere a tempo indeterminato il primo soggetto e soprattutto quanti saranno davvero in grado di includerli nel modo del lavoro di modo che questi lavoratori sviluppino le competenze necessarie a rimanere nel mondo produttivo e a reimpiegarsi autonomamente senza dover continuamente ricorrere a strumenti pubblici di inclusione sociale. Le imprese sono molto critiche nei confronti del Rdc e non pare che l’incentivo all’assunzione e all’auto-imprenditorialità al momento siano in grado di modificare questa iniziale posizione. C’è il potenziale rischio per Anpal legato all’ingaggio dei navigator ai quali sarà conferito un incarico di collaborazione, ovvero con un rapporto di natura autonoma, anche se la questione sotto il profilo giuridico è molto complessa. Non escludo poi che la riforma ponga anche questioni di legittimità costituzionale soprattutto con riferimento ai criteri per Quota 100, anche all’esito dell’esame parlamentare».
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