La Certificazione della parità di genere e i vantaggi connessi all’adozione di politiche sul tema

La L. 162/2021, pubblicata in G.U. n. 275 del 18-11-2021, ha modificato in modo significativo il Codice delle Pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo (D. Lgs. 198/2006).

Tra le novità apportate vi è l’introduzione dell’art. 46-bis D. Lgs. 198/2006, che prevede, a partire dal 1° gennaio u.s., la nuova Certificazione della parità di genere.

Si tratta di un documento, con validità biennale, che ha lo scopo di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.

In questa presentazione, tutte le informazioni a riguardo.

“Aziende al test del gender gap: aiuti a chi non discrimina”, Giulietta Bergamaschi intervistata da Il Sole 24 Ore

Su Il Sole 24 Ore, un focus di Valentina Melis sul gender gap e sulla nuova certificazione di parità delle aziende.

All’interno dell’articolo, l’intervista a Giulietta Bergamaschi, che ha spiegato in che modo questa certificazione influenzerà il rapporto tra aziende e giuslavoristi.

«Si amplia ulteriormente lo spazio per la consulenza stragiudiziale perché il percorso che porta le aziende alla certificazione della parità di genere è essenzialmente di tipo organizzativo. Le imprese hanno l’opportunità di fare una verifica per comprendere il proprio livello di engagement sui temi dell’inclusione e della parità. Il vero plus di questo percorso è entrare nell’organizzazione aziendale e individuare le aree di miglioramento».

L’articolo completo è disponibile qui.

Lexellent Summer Party 2022: le foto del nostro primo concerto in presenza

Lunedì 11 luglio si è tenuto il nostro primo concerto in presenza presso la Fondazione Stelline.

La consuetudine a salutare i nostri clienti e amici prima di una pausa importante, come quella estiva, è nata nel 2020, sulla scia dell’emergenza pandemica, quando ci siamo ingegnati per trovare un modo per far sentire la nostra vicinanza alle persone che non potevamo ricevere in Studio.

Il successo riscosso ci ha indotti a far diventare i nostri concerti un appuntamento ricorrente nel nostro modo di porci nei confronti della collettività.

Se è vero che essere sostenibili significa anche avere un impatto sociale e culturale nel proprio ambito di riferimento, noi che per mestiere ci occupiamo di diritto del lavoro – passando per salute, sicurezza, ambiente, responsabilità sociale e benessere organizzativo – pensiamo che agire responsabilmente significhi mettere per primi in pratica questi elementi.

L’organizzazione di questo concerto interpreta la nostra idea di sostenibilità, intesa come attenzione alle persone e al benessere della comunità, nella consapevolezza del nostro ruolo nel contesto locale e globale.

Un ringraziamento particolare a Fondazione Stelline, a I Pomeriggi Musicali e al quartetto d’archi composto dai Maestri Aurora Bisanti e Gabriele Schiavi ai violini, Francesca Turcato alla viola e Fabio Fausone al violoncello.

Giulietta Bergamaschi relatrice al webinar AIDP “Novità in materia di parità di genere, inclusione e smart working”

Nel pomeriggio di ieri, 6 luglio 2022, l’Avv. Giulietta Bergamaschi, Managing Partner di Lexellent, è intervenuta come relatrice al webinar organizzato da AIDP Lombardia dal titolo “Novità in materia di parità di genere, inclusione e smart working“.

Nel corso dell’intervento, sono state esaminate le modifiche apportate dalla L. 162/2021 al Codice delle Pari Opportunità (D. Lgs. 198/2006), con riferimento alla disciplina del Rapporto biennale relativo alla situazione del personale (oggetto del Decreto del 29 marzo u.s., pubblicato in data 17 maggio u.s, a firma del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro delegato alle Pari Opportunità) e alle nuove disposizioni in materia di discriminazioni.

In particolare, è emerso che, con l’estensione delle ipotesi di discriminazione anche ad “atti di natura organizzativa o incidenti sull’orario di lavoro”, si può ritenere che il Rapporto, dovendo contenere anche informazioni relative all’organizzazione del lavoro, potrà fungere da vera e propria “cartina di tornasole” raffigurante tutti gli atti potenzialmente discriminatori in azienda; uno strumento, peraltro, che il Lavoratore potrebbe impiegare a supporto di eventuali iniziative giudiziarie con cui contestare discriminazioni da parte del datore di lavoro.