Privacy: la Commissione europea adotta una decisione di adeguatezza degli USA per il trasferimento dei dati personali

Il 10 luglio 2023 la Commissione Europea ha adottato una decisione di adeguatezza degli Stati Uniti sul piano della tutela dei dati personali.

La Commissione, in base a quanto previsto dall’art. 45, par. 3 del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), ha infatti il potere di valutare e decidere che un paese extraeuropeo assicuri livelli di protezione dei dati personali “adeguati”, cioè sostanzialmente equivalente al livello di protezione garantito nell’Unione Europea.

La decisione di adeguatezza degli USA si inserisce nell’ambito del quadro UE-USA per la protezione dei dati personali, con il quale sono state introdotte garanzie vincolanti per far fronte alle preoccupazioni espresse dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul livello di protezione dei dati personali nell’ordinamento statunitense.

La nostra Valentina Boscarino ne parla approfonditamente in questo articolo per NT Plus Diritto de Il Sole 24 Ore, che potete leggere a questo link.

Su Il Sole 24 Ore un approfondimento sulla Relazione 2023 del Garante Privacy, a firma dei nostri Giulietta Bergamaschi e Ugo Ettore di Stefano

Il Sole 24 Ore ha pubblicato sabato un approfondimento sulla Relazione 2023 del Garante Privacy, a firma dei nostri Giulietta Bergamaschi e Ugo Ettore di Stefano.

Nei due articoli troverete:
📌una sintesi della Relazione 2023 sull’importanza, per le aziende, di adottare i migliori accorgimenti nella gestione dei dati personali dei lavoratori – che non vuol dire soltanto adeguamento al dettato normativo ma un’attenzione proattiva, che includa una disamina preventiva delle azioni, soprattutto nell’era digitale e dell’IA, in cui i controlli da parte del datore, diretti e indiretti, possono diventare particolarmente invasivi.
Su questo il Garante ha evidenziato tre aree fondamentali di intervento da parte del datore che, anche a fronte di valutazioni di impatto preventive, deve operare per:

  • Informative complete e tempestive
  • Minimizzazione dell’uso dei dati
  • Liceità della finalità del trattamento: Iil consenso del lavoratore al trattamento dei dati da solo non è sufficiente. Le aziende devono individuare e spiegare una valida ragione giuridica che giustifichi il trattamento dei dati, rispettando il principio di minimizzazione;


📌un aspetto delicato trattato nella Relazione riguarda, poi, il trattamento dei dati personali nelle procedure di whistleblowing. A partire dal 2022, il Garante ha avviato attività ispettive focalizzate sui software utilizzati e le procedure per le segnalazioni di illeciti. I profili di responsabilità in questo ambito coinvolgono non solo il datore di lavoro, ma anche la società informatica fornitrice dell’applicazione di whistleblowing, che agisce in qualità di responsabile del trattamento.

L’intero articolo è disponibile anche qui.

Terzo settore, si applicano in modo più elastico i limiti alle retribuzioni – Marco Chiesara intervistato da Il Sole 24 Ore

Su Il Sole 24 Ore, un’intervista al nostro Marco Chiesara sul Decreto Lavoro e le sue ripercussioni sugli enti del Terzo settore (Ets)

I tetti alle retribuzioni previsti per gli Ets e per le imprese sociali, infatti, si applicano in maniera più elastica dal 4 luglio: l’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Lavoro porta con sé un’estensione delle deroghe già previste finora per alcuni ambiti di attività e una maggiore tolleranza nelle differenze retributive fra i lavoratori dipendenti, proponendo così una risposta al problema dei tetti agli stipendi, causa di difficoltà nel reclutamento del personale per gli enti del Terzo settore.

«La nuova disposizione del Decreto Lavoro risolve parzialmente il problema. È chiaro che si tratta di applicare una deroga e qualsiasi deroga comporta una discrezionalità. L’ente dovrà poter spiegare all’amministrazione la reale necessità di retribuire determinate figure superando i vincoli ordinari. Sarebbe opportuno sottoporre le assunzioni in questione all’eventuale Cda o consiglio direttivo dell’ente, e all’organo di controllo», commenta Chiesara.

Per leggere l’articolo completo cliccare questo link

Posted in Senza categoria

Regolamento e linee guida ANAC in materia di whistleblowing

Le disposizioni del D.Lgs. n. 24/2023 in materia di whistleblowing producono effetti, con relativo obbligo per le società di dotarsi di un canale di segnalazione interno e relativa procedura aziendale:

  • a decorrere dal 15 luglio 2023 per le società che hanno impiegato, nell’ultimo anno, più di 249 dipendenti (oltre a quelle operanti negli specifici settori indicati dal D.Lgs. 24/2023 o che abbiano adottato i modelli di organizzazione e gestione previsti dal D.Lgs. 231/2001, a prescindere dal numero dei dipendenti);
  • a decorrere dal 17 dicembre 2023 per le società che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di almeno 50 e fino a 249 dipendenti.


Il 12 luglio 2023, in attuazione del suddetto D.Lgs. 24/2023, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha adottato i seguenti provvedimenti:

A questo link è possibile scaricare delle slide riassuntive.