IL LAVORO AGILE ASPETTA NORMATIVE AD HOC

Il Lavoro Agile implica orari e luogo di svolgimento della prestazione lavorativa flessibili ed è sinonimo di Smart working. Non tutti i lavoratori possono lavorare Agile, basti pensare agli operai di una fabbrica che difficilmente possono svolgere la propria prestazione fuori dalla catena di montaggio.


Ad oggi non c’è una normativa specifica che disciplini lo Smart working, ma un progetto di legge depositato in Parlamento nel gennaio 2014.
Pertanto, il datore di lavoro che voglia avvalersi di Smart workers lo dovrà espressamente prevedere nel contratto individuale di lavoro, indicando ad esempio ogni quanto il lavoratore può lavorare “Agile” all’interno di una settimana o di un mese lavorativo e, soprattutto, in quali luoghi.
Non è obbligatorio il coinvolgimento dei sindacati per introdurre il Lavoro Agile in azienda: se la contrattazione integrativa aziendale prevede la possibilità di avvalersi di Smart worker e disciplini il loro utilizzo tanto meglio, ma se questa manca l’intera disciplina sarà contenuta nel contratto individuale.
L’azienda può dotarsi di una policy sullo Smart working e, in tal caso, sarà sufficiente richiamarla nel contratto individuale.


Lavorare Agile è cosa ben diversa dal telelavoro, disciplinato dall’accordo quadro europeo del 16 luglio 2002, a sua volta recepito dall’accordo interconfederale del 9 giugno 2004, che è stato un vero insuccesso dal punto di vista applicativo, nonostante aumenti la produttività dei telelavoratori e diminuisca il loro assenteismo.
Come facilmente intuibile, il datore di lavoro sarà più propenso a concedere lo smart working ai lavoratori più affidabili, nel senso che è una tipologia di svolgimento della prestazione che comporta un buon grado di fiducia del datore nel lavoratore. Il ritorno è positivo: più il lavoratore è soddisfatto, più è produttivo e meno si assenterà dal lavoro.
Per quanto riguarda i profili legati alla sicurezza sul luogo di lavoro, anche per gli Smart worker trovano applicazione le regole generali del Testo unico sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Tra l’altro, è da considerare che il nuovo progetto di legge sullo Smart working prevede un’espressa deroga a quella che è la rigida normativa in materia di salute e sicurezza dei telelavoratori.


Nel caso del lavoro agile si procede per obiettivi e l’assenza di vincoli di orario assume un significato particolare nel contesto della sicurezza, perché sembra estendere i confini temporali dell’obbligo di vigilanza del datore di lavoro ad ogni momento della giornata. Ma ciò è ovviamente impossibile, oltre che in contrasto con le finalità del lavoro agile e, quindi, bisogna intendere l’obbligo del datore di lavoro circoscritto al “normale” orario di lavoro o a quello definito nell’accordo individuale.


Il datore di lavoro che voglia avvalersi dello smart working, al fine di rispettare le regole generali sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori dovrà compiere la valutazione dei rischi in riferimento alla possibilità di lavorare agile e dunque individuare delle possibili macro aree di rischio, contestualizzandole il più possibile con quella che è l’attività lavorativa da svolgere. Per il datore di lavoro è preferibile limitare i luoghi della prestazione di lavoro, elencandoli nella policy o nell’accordo individuale, individuare i luoghi o le modalità vietati relativamente ai requisiti di sicurezza, formare il lavoratore agile con un corso sui fattori di rischio relativi alla sua in modalità di prestazione.
Il datore di lavoro ha l’obbligo altresì di individuare i carichi di lavoro massimi previsti, per quanto questo aspetto sia in antitesi con la peculiarità del lavoro agile data l’assenza di un orario di lavoro fisso.


Il Lavoro Agile non può che essere un’opportunità per le aziende.
(Fonte: LINK all’articolo)

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Le inchieste dell’ispettore Grande Gian. I reati nella gestione del personale.

Registrazione di comunicazioni e videoriprese in ufficio da parte del datore di lavoro: è interferenza illecita nella vita privata e non mera violazione dello Statuto dei Lavoratori.
Marco Giangrande
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I reati nella gestione del personale
Serena Muci
→ PDF

LE INCHIESTE DELL’ISPETTORE GRANDE GIAN.

I REATI NELLA GESTIONE DEL PERSONALE

Ore 9 – Via Borghetto, 3 – Milano
INTERVENGONO
Prof. Paolo Aldrovandi
docente di diritto penale presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi Milano Bicocca
Avv. Sergio Barozzi
partner Lexellent Avv. Marco Giangrande, associate Lexellent Avv. Serena Muci, associate Lexellent
PROGRAMMA
09.00 Registrazione
09.15 Interventi
11.00 Coffee break
11.15 Interventi e conclusione dei lavori
Che cosa si apprende
Lo scopo del seminario è quello di analizzare gli aspetti problematici della “supplenza penale” a tutela delle condizioni di lavoro. Senza entrare nel merito dei reati più conosciuti, quali quelli causati dall’impiego di lavoratori in nero e i reati connessi alla sicurezza sul lavoro e alla responsabilità degli enti, verranno analizzati quei comportamenti che sin d’ora hanno avuto conseguenze quasi esclusivamente in ambito lavoristico, ma che d’ora in avanti potrebbero essere maggiormente perseguiti anche a livello penale; solo per citare alcuni esempi, l’estorsione nei rapporti di lavoro, l’interferenza illecita nella vita privata e la diffamazione attraverso l’utilizzo indiscriminato dei social network.


Head_Corsi-2015


Sede corsi: Milano – via Borghetto 3 – h. 9:00 – 13:00
La partecipazione è a numero chiuso. 
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 02 8725171 – lexellent@lexellent.it


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LA GIORNATA DEL LAVORO AGILE

Lexellent rinnova la partecipazione alla Giornata del Lavoro Agile, organizzata dal Comune di Milano, unitamente ad ABI, AIDP, Anci Lombardia, Assolombarda, CGIL Milano, CISL Milano Metropoli, UIL Milano e Lombardia, SDA Bocconi School of Management, Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza e Valore D. Il Lavoro Agile consiste in una particolare tipologia di svolgimento della prestazione di lavoro, senza vincoli di orario né di luogo – che ad esempio può essere la casa, il bar o il parco.


Plurimi sono i vantaggi di lavorare “agilmente”: per il lavoratore, che ha la possibilità di conciliare la vita privata con quella professionale, per le aziende, che possono essere più competitive e contare maggiormente sulle proprie risorse e per la comunità che gode di una riduzione dell’inquinamento. Dati alla mano, è emerso che nella Giornata del Lavoro Agile, organizzata dal Comune di Milano il 6 febbraio 2014 e a cui hanno partecipato 100 aziende, la riduzione dell’inquinamento è stata pari ll’1% e il risparmio dei tempi di trasferimento casa-lavoro è stato di ca. 2 ore per ognuno dei partecipanti.
Anche quest’anno ci saranno 5 avvocati dello studio Lexellent che condivideranno l’iniziativa lavorando in orari e postazioni differenti. Giulietta Bergamaschi, partner dello studio e referente principale per i temi legati alla pari opportunità sul posto di lavoro, commenta: “Affiancare le aziende nella stesura di policy interne che consentono di armonizzare i ritmi casa-lavoro è uno dei nostri compiti e l’esperienza testimonia che queste scelte hanno sempre avuto ricadute positive per entrambe le parti”.


L’avv. Bergamaschi, inoltre, ha scelto di contribuire professionalmente al successo della Giornata del Lavoro Agile prendendo parte all’incontro, organizzato dal Comune di Milano e AIDP, dal titolo Spunti e riflessioni per una legislazione “smart”. L’avvocato interverrà sul tema della sicurezza nel rapporto di lavoro. Gli altri temi toccati saranno: le tematiche assicurative, la contrattazione nazionale e aziendale, a tutela della privacy e il telelavoro.
L’incontro si svolgerà nella sala conferenze di Palazzo Reale – P.zza Duomo, 14 (3° piano) il giorno 16 marzo alle ore 16.

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Dalla legge delega ai decreti attuativi.

Sergio Barozzi, managing partner dello studio legale Lexellent è uno dei relatori al 5° convegno Tuttolavoro che intende approfondire la riforma del diritto del lavoro.

Intervengono:

Giuliano Poletti, ministri del lavoro e delle politiche sociali

Pierangelo Albini Direttore Area Lavoro e Welfare Confindustria

Valentina Aprea Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Lombardia

Sergio Barozzi Managing Partner Lexellent

Giuseppe Bulgarini d’Elci Partner Carnelutti Studio Legale Associato

Stefano Colli-Lanzi CEO Gi Group e Vicepresidente Assolavoro

Isabella Covili Faggioli Presidente Nazionale AIDP

Giampiero Falasca Partner DLA Piper

Gabriele Fava, Presidente Fava & Associati

Alessandro Rota Porta Consulente del Lavoro Studio Rota Porta

Francesco Rotondi Founding Partner Lablaw

Vincenzo Silvestri, Vicepresidente Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro

Stefano Venturi, Amministratore Delegato HP

Franco Toffoletto Managing Partner Toffoletto De Luca Tamajo e Soci

Angelo Zambelli Co-Managing Partner Grimaldi Studio Legale

INCONTRO SULLA LEGISLAZIONE “SMART”

L’avv. Bergamaschi ha scelto di contribuire professionalmente al successo della Giornata del Lavoro Agile prendendo parte all’incontro, organizzato dal Comune di Milano e AIDP, dal titolo Spunti e riflessioni per una legislazione “smart”. L’avvocato interverrà sul tema della sicurezza nel rapporto di lavoro. Gli altri temi toccati saranno: le tematiche assicurative, la contrattazione nazionale e aziendale, a tutela della privacy e il telelavoro.


L’incontro si svolgerà nella sala conferenze di Palazzo Reale – P.zza Duomo, 14 (3° piano) il giorno 16 marzo 2015 alle ore 16.

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Le alternative nei contratti di vendita.

Agenzia e procacciamento d’affari

Un esame comparato fra le possibili alternative per organizzare le vendite: distribuzione, agenzia e procacciamento d’affari
→ PDF

Agency contracts – comparative law overview

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Presentazione Contratto di Distribuzione

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LA PRIVACY DEI LAVORATORI NELL’ERA SOCIAL

Il Jobs act prevede la revisione della disciplina dei controlli a distanza sui lavoratori. La riforma è necessaria perché dall’approvazione dello statuto dei lavoratori la tecnologia è profondamente cambiata. Ma il compito non è semplice: manca una disciplina specifica e unitaria della materia.
Lavoce.info / Link all’articolo

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LE INVENZIONI DEI DIPENDENTI

La tutela del patrimonio immateriale delle PMI
Diritto 24 / Link all’articolo

CHE PROBLEMI PONE IL LAVORO AGILE

Diritto 24 / Link all’articolo

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PATTO DI NON CONCORRENZA

È alla base di molti contratti di lavoro con l’obiettivo di evitare che i dipendenti – una volta lasciata la propria azienda – vadano a lavorare per la concorrenza (o diano avvio ad una propria attività anch’essa in concorrenza con quella del datore di lavoro) e rivelino, sottraggano o sfruttino informazioni commerciali riservate. O, addirittura, attirino i vecchi colleghi nella loro nuova attività.
Tuttavia, nonostante i contratti “nero su bianco”, gli (ex)-dipendenti continuano a sfidare i loro (ex)-datori di lavoro su questo tema. Il problema non risiede sempre nel dipendente … ci sono anche aziende che cercano di “portar via” o attirare validi dipendenti al fine di ottenere vantaggi competitivi. In questi casi si danno da fare per trovare un modo per sottrarre i loro neo-assunti ai vincoli derivanti dalla loro precedente attività. Inoltre, data la fase di globalizzazione, i dipendenti vengono spesso trasferiti all’estero e il patto di non concorrenza potrebbe non essere applicabile nel paese di arrivo. In tal caso la protezione degli interessi legittimi del datore di lavoro potrebbe divenire più complessa e difficile.
Come può un’azienda tutelare i propri interessi soprattutto se le leggi non vengono rispettate né dal dipendente né dal concorrente?
I vari membri del network ELLINT | Employment & Labor Lawyers International sapranno fornire tutte le risposte relativamente alla legislazione dei propri paesi in occasione dell’incontro dal titolo:
NON COMPETITION COVENANTS IN EUROPE
giovedì 5 marzo, 2015 ore 16,30
Lexellent
via Borghetto 3
Milan 20122 Italy

L’incontro si svolgerà in inglese. Per iscriversi e per ulteriori informazioni: info@ellint.net.

INTERVISTA A STEFANO PIRAS, NUOVO SOCIO DELLO STUDIO LEXELLENT

L’AVVOCATO DEL GIORNO: STEFANO PIRAS, PARTNER DI “LEXELLENT”
L’Avvocato Stefano Piras, è l’ultimo in ordine temporale, dei soci dello studio legale Lexellent, specializzato in diritto del lavoro, con sedi a Milano e a Roma. Dopo un periodo in cui ha collaborato in posizione di of counsel, nel nuovo assetto dello Studio affronterà il mercato dei servizi legali su Roma.
Nato a Roma nel 1963, padre di tre figli, ha maturato un’esperienza quasi trentennale nella professione di Avvocato, con specializzazione nel contenzioso del lavoro e nella consulenza alle imprese.
Diritto 24 / Link all’articolo

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