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Chi lavora non fa figli, Lexellent: pmi non aiutano i genitori.

Gli italiani non fanno figli a causa del lavoro. Sembra assurdo, ma è così. Almeno stando ai dati della ricerca promossa da Lexellent, studio...

Gli italiani non fanno figli a causa del lavoro. Sembra assurdo, ma è così. Almeno stando ai dati della ricerca promossa da Lexellent, studio legale di diritto del lavoro, e condotta da Ipsos su un campione di mille persone, fra lavoratori e lavoratrici italiane delle piccole e medie imprese
SONDAGGIO IPSOS FA EMERGERE QUADRO PREOCCUPANTE
Alla domanda «Quanto ha inciso la vostra situazione lavorativa sulla decisione di non avere figli», il 63% degli interpellati senza figli ha risposto che è stata rilevante. Per la metà di questi, addirittura determinante. Non si tratta di dati da prendere sotto gamba. Viviamo in un Paese in cui chi ha un lavoro non fa figli perché non trova supporto e chi è senza occupazione spesso non li fa lo stesso per paura di non poterli mantenere. La genitorialità non è mai stata tanto a rischio come in questo periodo storico.
POCHE IMPRESE VALORIZZANO IL WELFARE AZIENDALE
E d’altra parte le aziende spesso non aiutano a conciliare lo status di lavoratore con quello di padre o madre. Nonostante qualche passo in avanti sia stato compiuto dalla politica in questo campo, attraverso l’ultima riforma del lavoro ad esempio, sono ancora poche le pmi che hanno aderito ai nuovi modelli di welfare aziendale. Ancora non è stato compreso appieno quanto possano rivelarsi fondamentali i benefit per i genitori e quanto possano indirettamente contribuire a migliorare la produttività delle persone e il clima che si respira sul posto di lavoro.

POCHI FIGLI? NON È QUESTIONE CULTURALE, MA SOCIOECONOMICA

«Ci sono due fattori molto importanti che emergono da questi numeri – spiega Giulietta Bergamaschi, avvocato del lavoro, partner di Lexellent e promotrice del convegno Lavoro e genitorialità: indagini, proposte e prospettive per un’azienda inclusiva che si terrà a Milano domani –. Il primo è che, anche se tutti pensiamo di sapere che quello del lavoro è un tema importante rispetto alla decisione se fare figli o meno, nessuno si è soffermato a indagare quanto effettivamente sia cruciale. Si parla della denatalità dell’Italia come di un fattore ineluttabile o culturale, non si capisce che è anche e soprattutto un dato socioeconomico. Dalla ricerca che abbiamo commissionato a Ipsos risulta che la metà dei rispondenti, sia genitori sia non genitori, sostengono che le politiche aziendali di conciliazione favoriscono un’efficace gestione della genitorialità e rappresenterebbero un incentivo reale ad avere figli. È un dato che dovrebbe far riflettere».