Sulla rivista Labor, un articolo a firma di Marco Sartori analizza tre ordinanze della Cassazione in materia di corrispettivo del patto di non...
Sulla rivista Labor, un articolo a firma di Marco Sartori analizza tre ordinanze della Cassazione in materia di corrispettivo del patto di non concorrenza ai sensi dell’art. 2125 cod. civ. (Cass., ordinanza 8 aprile 2025, n. 9263; Cass., ordinanza 8 aprile 2025, n. 9256; Cass., ordinanza 8 aprile 2025, n. 9258)
La Corte sembra avere ormai definitivamente superato l’orientamento che ammetteva modalità di pagamento (unicamente) successive alla cessazione del rapporto.
Il versamento del corrispettivo durante il rapporto di lavoro non è più di per sé invalido, ma – così afferma l’orientamento che sembra ormai imporsi – potrà ritenersi compatibile con i requisiti civilistici se:
l’ammontare del corrispettivo sia agevolmente determinabile;
l’importo così calcolato risulti congruo (e non manifestamente simbolico) in relazione ai vincoli previsti dal patto, secondo una valutazione da effettuarsi ex ante.
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